IL CONFLITTO

Crimea, attacco all'aeroporto militare russo: 30 soldati morti. Iniziato il ritiro delle forze di pace dal Nagorno-Karabakh

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Russia, colpita la fabbrica dei bombardieri Tupolev

Droni dell'intelligence militare ucraina hanno attaccato questa mattina la fabbrica di aerei Gorbunov a Kazan, nel Tatarstan, nell'est della Russia, dove vengono prodotti e riparati i bombardieri strategici Tu-22M e Tu-160M. Lo riporta Rbc- Ucraina citando fonti dei servizi speciali. I mass media locali hanno riferito di esplosioni dentro il perimetro della fabbrica subito dopo le sirene d'allarme. L'azienda è stata evacuata. Rosaviatsia (la Federal agency for air transport of the russian federation) ha dichiarato che negli aeroporti di Kazan, Nizhnyokamsk e Nizhny Novgorod arrivi e partenze sono stati sospesi, scrive Rbc- Ucraina.

Russia, ritiro delle forze di pace russe dal Nagorno-Karabakh

Il Cremlino ha confermato l'inizio del ritiro delle forze di pace russe dal Nagorno-Karabakh. Lo dice il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta la Tass.

Zelensky: 10 morti a Chernihiv, persone sotto le macerie

«Chernihiv. Continuano le operazioni di soccorso dopo un attacco missilistico russo. Le persone sono intrappolate sotto le macerie. Al momento, 10 persone risultano morte e 20 ferite. Le mie condoglianze alle famiglie e agli amici. Purtroppo, il bilancio delle vittime potrebbe salire», ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Questo non sarebbe successo se l'Ucraina avesse ricevuto sufficienti attrezzature di difesa aerea e se la determinazione del mondo a contrastare il terrore russo fosse stata sufficiente. Il sostegno conta»

Sale a 8 il bilancio dei morti nella città di Chernihiv

È salito a 8 il bilancio delle vittime a Chernihiv, altri 18 civili sono rimasti feriti, ha dichiarato il sindaco Oleksandr Lomako spiegando che le operazioni di soccorso sono ancora in corso.

Bbc: strategia del tritacarne, morti 50mila soldati russi

Il bilancio dei soldati russi morti in Ucraina ha superato la soglia dei 50.000: il conteggio nel secondo anno di guerra è stato superiore di quasi il 25% rispetto al primo. L'aggiornamento è stato realizzato da Bbc Russia e dal gruppo di media indipendenti Mediazona. Nel secondo anno di combattimenti sono morti più di 27.300 soldati russi. «Il bilancio complessivo è 8 volte superiore all'ammissione ufficiale di Mosca. È probabile che il numero sia molto più alto», scrive Bbc parlando di «strategia del tritacarne», ossia il modo in cui Mosca invia ondate di soldati ad avanzare senza sosta per cercare di logorare le forze ucraine.

Esplosioni e incendi in aeroporto militare russo in Crimea

Il gruppo di monitoraggio Crimean Wind rende noto che nella notte ci sono state esplosioni e vasti incendi dentro e vicino l'aeroporto militare russo di Dzhankoy, in Crimea, penisola annessa unilateralmente da Mosca dieci anni fa.

I media ucraini mostrano l'immagine delle fiamme nell'aeroporto postata da Crimean Wind. Secondo i residenti, le esplosioni sono avvenute prima che fosse annunciato l'allarme aereo. «Il satellite VIIRS/Suomi NPP ha registrato sei focolai di potenti incendi presso l'aeroporto militare russo di Dzhankoya. L'ora della ripresa era alle 3,41, ora di Mosca», afferma Crimean Wind.

 

 

Kiev: 35 attacchi in un giorno nella regione di Sumy

Le forze russe hanno colpito 13 comunità nell'oblast di Sumy, nel nordest dell'Ucraina, in 35 attacchi separati nel corso della giornata del 16 aprile. Lo ha riferito l'amministrazione regionale, ripresa dai media ucraini, aggiungendo che una persona è rimasta ferita. Nelle ultime 24 ore, nella regione, sono state segnalate almeno 218 esplosioni.

Zelensky: la Cina può davvero contribuire alla pace

«Stiamo lavorando attivamente per garantire che il primo vertice globale sulla pace di giugno (in Svizzera) produca risultati. Sono grato a tutti i leader e agli Stati che hanno espresso la loro volontà di parteciparvi nell'ultima settimana», «in particolare ringrazio il cancelliere tedesco Olaf Scholz per la sua leadership e la comunicazione internazionale su questo tema, nonché per i segnali che abbiamo ricevuto da Pechino. La Cina può davvero contribuire al ripristino della pace giusta in Ucraina e alla stabilità internazionale». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social dopo l'incontro tra Scholz e Xi.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Aprile 2024, 08:04
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