Fuga di primavera al Parco Sorgenti di Riardo riportato all'antico splendore dal Fai

Fuga di primavera al Parco Sorgenti di Riardo riportato all'antico splendore dal Fai

di Sabrina Quartieri
In sole due ore ci si lascia alle spalle il Colosseo e si salutano le ancestrali sorgenti d’acqua del Casertano dove gli antichi Romani usavano fermarsi per una tappa ristoratrice durante i lunghi tragitti di rientro verso la Capitale. Tra boschi di querce, sopiti vulcani e millenarie catene montuose, ai piedi del borgo medievale di Riardo si nasconde - nonostante i suoi 135 ettari di estensione - il Parco delle Sorgenti Ferrarelle. Un angolo di verde ancora sconosciuto ai più, che è possibile visitare grazie ad un progetto di valorizzazione del territorio portato a termine dal FAI insieme al Fondo per l’Ambiente Italiano come partner. Dal 2010 sono stati realizzati infatti diversi interventi, dalla messa a dimora di colture storiche al restauro conservativo di un’antica masseria, fino alla piantumazione di migliaia di alberi. 
 
 

Per continuare a garantire alle sorgenti un ambiente incontaminato, l’area ospita quindi solo colture molto resistenti, che richiedono principalmente acqua per la loro sopravvivenza: si va dal grano tenero e duro al nocciolo, fino ai 15mila ulivi presenti, con una fibra molto forte e le radici che aiutano a combattere l’erosione del terreno. Non mancano le aree boschive, con querce, lecci e aceri secolari, mentre per gli amanti del birdwatching, occhi all’insù per avvistare rapaci e aironi. A popolare l’area, ci sono infine milioni di api, che abitano le 80 arnie presenti. Fulcro del Parco, come punto di accoglienza e di ristoro per i visitatori, la Masseria Mozzi, storica dimora riportata alla luce attraverso lavori di restauro, messi a punto con la supervisione del FAI. La riqualificazione, estremamente rispettosa delle forme rurali tradizionali, ha permesso di ripristinare il profilo originale della struttura, rendendola perfettamente autentica e coerente con la storia del luogo.

Qui è d’obbligo una tappa gourmet per un pranzo a base di prodotti stagionali locali, dai pomodori agli ortaggi, fino ai formaggi con il miele e al maialino al forno con patate. Visitabile tutto l’anno gratuitamente, il Parco si svela attraverso un tour che parte dal punto FAI, attraversa diversi ambienti come il bosco, l’orto e le sconfinate distese di grano, e termina alle sorgenti per assaggiare l’acqua così come esce dalla fonte. E chissà che, come ipotizza lo scrittore Nicola Dante Basile, durante lo storico incontro di Teano, il re Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, non abbiano davvero brindato all'Italia con un bicchiere d’acqua di Riardo. Per informazioni: www. masseriadellesorgenti.it: tel. 0823/1683975. Da Roma, si prende l’A1/E45 direzione Napoli e si esce a Caianello. Dal casello sono circa venti minuti di strada in direzione Riardo. 










































 
Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Aprile 2017, 17:18
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