Coronavirus, in aereo con la mascherina ma vicini: niente posti vuoti, la Ue accontenta le compagnie

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di Francesco Bisozzi
Ad alta quota cadono le regole del distanziamento sociale. In materia di trasporto aereo ha prevalso la linea morbida: in base alle raccomandazioni anti-Covid dell'Ue i passeggeri dovranno decollare con la mascherina allacciata, ma potranno sedersi l'uno vicino all'altro. Le compagnie, che per provare a ripartire devono poter puntare a riempire gli aerei, scaldano i motori soddisfatte. «Ci sono dispositivi di sicurezza per i sistemi di ventilazione», ha detto la commissaria Adina Valean (il tema però appare controverso).

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Bruxelles sembra aver teso loro la mano, aprendo a restrizioni meno severe per l'accoglienza a bordo dei velivoli rispetto a quelle applicate al trasporto terrestre, anche se per motivare la decisione si è fatto riferimento allo spazio angusto dei mezzi aerei. Negli Stati Uniti, invece, si vola ancora nella direzione opposta, nonostante il costo elevato del distanziamento a bordo: American, Southwest, Delta e United per adesso mantengono attivo il lockdown sui sedili di mezzo. Emirates segue la stessa politica. Easyjet programma di non usare parte dei posti a sedere per un periodo non definito allo scopo di venire incontro alle richieste della clientela.

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Sono arrivate pure le linee guida per i viaggi annullati. La Commissione ha ribadito che il diritto dei passeggeri al rimborso in caso di voli cancellati per Covid-19 non si tocca. Nel contempo ha invitato però le compagnie, alle prese oggi con il problema della scarsa liquidità, a rendere i voucher più attrattivi, così da offrire un'alternativa valida ai viaggiatori. Ma le raccomandazioni di Bruxelles non riguardano solo rimborsi, mascherine e sedili vuoti: si va dal divieto dei bagagli a mano al potenziamento del check-in online.

L'Ue raccomanda di limitare la presenza dei bagagli in cabina per evitare che il personale di bordo venga a contatto con gli oggetti personali dei passeggeri, suggerisce di non distribuire cibo e bevande durante il volo, chiede di rivedere le operazioni di imbarco e di sbarco, incoraggia i vettori a preparare dei protocolli di sicurezza per garantire l'isolamento dei viaggiatori che accusano i sintomi del Covid-19 nel corso del viaggio, sottolinea l'esigenza di garantire l'efficienza dei filtri dell'aria dei velivoli, specifica che non è compito delle compagnie svolgere gli screening sanitari e le spinge a incentivare ulteriormente la vendita elettronica dei biglietti e la modalità del check-in online per contribuire a evitare che si formino assembramenti in aeroporto.

Cambierà anche il modo di stare nei terminal: i passeggeri in entrata e in uscita seguiranno percorsi distinti e a senso unico slalomando tra dispenser di gel disinfettanti, la fase dei controlli richiederà più tempo, l'ingresso nei negozi duty-free sarà contingentato, almeno la metà delle sedute nelle aree d'imbarco saranno off-limit. Le raccomandazioni in materia di mascherine a ogni modo non coglieranno in contropiede le compagnie che a dire il vero si erano già organizzate in questo senso.
 

Come Lufthansa, che a partire da questo mese le ha rese obbligatorie a bordo dei propri aerei fino al 31 agosto, precisando che il ricorso ai dispositivi medici di protezione dovrebbe rendere in necessaria la politica dei sedili vuoti. Alitalia ha introdotto già a marzo la misura anti-contagio nei casi in cui l'elevato numero di viaggiatori non permette di rispettare la distanza interpersonale di sicurezza. Anche Ryanair, che a luglio farà decollare il 40 per cento della sua flotta, aveva già previsto di stabilire l'obbligo di mascherina in volo, minacciando di rimanere a terra se messa in condizione di non poter riempire gli aerei.

Secondo la Iata, l'associazione internazionale del trasporto aereo, il distanziamento a bordo si tradurrebbe in un incremento delle tariffe compreso tra il 43 e il 54 per cento. Ma ci sono anche compagnie che hanno previsto un piano B. Wizz Air potrebbe continuare a tenere vuoti i posti a sedere di mezzo per consentire ai passeggeri di rispettare le distanze interpersonali e per rientrare dei costi studia soluzioni ad hoc: la lowcost ungherese ipotizza per esempio di volare con meno carburante nei serbatoi.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Maggio 2020, 11:15
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