La regina delle acque: Budapest e le sue terme
di Anna Franco
In particolare, si può usufruire, con massimo godimento, delle terme. Budapest, infatti, è nota per le sue acque termali ad alta temperatura e, in effetti, già i romani, appena giunsero sulle rive del Danubio, si diedero da fare per sfruttare appieno le sorgenti di acqua che sgorgano naturalmente in un po' tutto il territorio.
I centri benessere, ora, sono quasi tutti collegati a strutture alberghiere, spesso, bisogna dirlo, non particolarmente degne di nota e poco economiche. Lo stratagemma, però, è dedicarsi un pomeriggio freddo in una di queste strutture, pagando solamente l'ingresso al centro termale e l'asciugamano.
Va fatta una precisazione, comunque. Abituati a luoghi del genere italiani, ci si potrebbe aspettare la stessa cura e igiene. Diciamo che queste non sono proprio le caratteristiche preponderanti delle terme made in Ungheria. Insomma, sarebbe prescritta la cuffia, ma sono in molti a non usarla, per esempio e gli spazi grandi hanno qualche angolino trascurato da chi è addetto alla pulizia. Nulla di particolarmente eclatante, sia chiaro, ma è necessario evidenziarlo per chi è particolarmente soggetto a funghi e simili o è decisamente maniacale nei confronti della sporcizia, mai, comunque, esasperata o esagerata.
Detto ciò: l'esperienza in spa è da provare, consigliatissima e anche molto particolare, perché le temperature raggiungono vette inusuali nei confini patri, e i costi non superano mai i 20 euro e spesso, anzi, sono notevolmente al di sotto. Preferibile portare infradito, costume e cuffia da casa (tanto in valigia occupano ben poco spazio), anche se si possono acquistare in loco, ma non conviene, né per i prezzi, né per l'estetica.
Fatte tutte le necessarie premesse, bisogna solo scegliere, lasciandosi guidare dall'istinto, dal cuore e... dal calore.
Chi ama particolarmente l'Art Nouveau è preferibile che si rechi alle terme Gellért (Kelenhegyi út 4, www.gellertfurdo.hu, orari: 6-20). Sono state messe in funzione nel 1918 e la piscina principale, caratterizzata da acqua che forma piccole onde, è posta sotto una cupola in stile liberty, che aggiunge magia a un luogo già particolare di per sé. Il biglietto giornaliero con armadio costa 18 euro. Un euro in più e si può usufruire della cabina. In tutto sono presenti tredici piscine, tra quelle indoor e outdoor, saune a temperature a noi sconosciute e bagni turchi così deliziosamente umidi da annebbiare la vista e da alternare con refrigeranti tuffi in acque gelate (per chi ha il coraggio e la tempra). Inoltre, a pagamento, sono disponibili massaggi ad acqua, al cioccolato, rilassante, di riflessologia plantare, pedicure, bagno di Cleopatra e inalazioni in cabina. La domenica uomini e donne possono entrare insieme.
Le terme di Széchenyi (Állatkerti krt 11, www.szechenyifurdo.hu, orari: 6-19) sono uno dei più grandi complessi europei, oltre che il primo di Pest (furono costruite tra il 1909 e il 1913). Il loro stile è neo-rinascimentale, con tanto di mosaici, statue, fregi e ben diciotto piscine e le acque provengono dal secondo pozzo più profondo di Budapest. Il prezzo di entrata qui comprende anche benefit supplementari come l'uso della palestra o la possibilità di svolgere ginnastica in acqua, se si odia stare troppo fermi. La particolarità è che ci si può tuffare anche all'aperto. Le terme in questione, infatti, sono situate nel cuore del parco pubblico di Városliget e una piscina vista cielo è usufruibile anche in pieno inverno, perché l'acqua sgorga a ben 76° C, quindi decisamente in grado di abbattere il gelo intorno. La vasca in questione, peraltro, è ben visibile anche dall'aereo in fase di atterraggio.
Intellettuali, artisti e politici, invece, amano ritrovarsi a Lukács (Frankel Leó ut, www.lukacsfurdo.hu, orari: 6-20). Sembra che queste acque fossero le preferite del pascià Mustafa. Al momento, agli ospiti sono offerte otto piscine, la temperatura varia dai 21°C ai 49 °C. Nel giardino c'è la sala dell’acqua minerale, accessibile direttamente anche dalla strada e dove si può sorseggiare l’acqua minerale che ha effetti eccezionali nel caso di malattie dello stomaco e dell’intestino. In effetti si ritiene che qui sgorghi una delle acque terapeutiche migliori di Budapest. Il costo per l'entrata non supera i 13 euro.
Bisogna porre attenzione a orari e a ingressi alle terme Rudas (Döbrentei tér, www.rudasfurdo.hu). Infatti ogni giorno sono aperte dalle 6 alle 20, ma il venerdì e il sabato accolgono ospiti anche dalle 22 alle 4 (consiglio: se si mangia e si beve poco a cena). Le donne entrano solo il martedì, mentre gli uomini hanno accesso il lunedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì. Sabato e domenica si può entrare in coppia. Proprio per questa sua particolarità si dice che la struttura sia gay friendly. Si narra anche che le acque avrebbero un autentico effetto antinvecchiamento e antidepressivo. La vasca principale è ornata da un colonnato che regge la cupola ed è considerata una vera rarità.
Per le terme Király, infine, si paga un biglietto che va dai 9 ai 18 euro (Fő utca, www. kiralyfurdo.hu, orari: 9-21). In realtà la struttura in questione non ha una propria fonte diretta. I turchi costruirono il bagno lontano dalle sorgenti calde per garantire la possibilità del bagno rituale entro le mura del castello e non farsi mancare nulla, anche nel caso di un eventuale assedio.
Insomma, Budapest offre acqua per tutti i gusti. Il consiglio spassionato è di recarsi in una di queste strutture di mattina presto, per iniziare con coccole calde la giornata, o verso il tramonto, dopo essersi infreddoliti a dovere girando per le strade della città e passeggiando sul lungofiume. Si uscirà rinati e in pace col mondo, oltre che molto, molto rilassati e con una pelle decisamente morbida e vellutata.
Dove dormire:
Tanti gli alberghi presenti nella capitale ungherese, peraltro anche a prezzi concorrenziali. Decisamente strategico per la sua posizione centrale e a pochi passi dal Ponte delle Catene (che merita una visita notturna) è l'Hotel Central Basilica, che si trova Hercegprimas utca 8, a pochissimi metri dalla basilica di Santo Stefano. Ambienti puliti, struttura non eccessivamente ampia, personale estremamente disponibile e cordiale, oltre che una ricca e deliziosa colazione caratterizzano questo albergo, che ha un ottimo rapporto/qualità prezzo, visto che una doppia si può pagare anche meno di 50 euro a notte.
Dove mangiare:
Iniziando dalla merenda o, comunque, da una sosta dolce e appetitosa non si può prescindere da Gerbaud (Vörösmarty tér 7). Si tratta di una pasticceria storica, dove un tempo si passava il pomeriggio tra chiacchiere e pettegolezzi, con la benedizione di dettagli in stile liberty e rococò. Il consiglio è farsi tentare da un caffè speciale e, ovviamente, da una fetta di torta.
Altra pasticceria da non lasciarsi sfuggire è Ruszwurm Cukrászda, rimasta uguale a quando è stata fondata nel 1824. Piccola, accogliente e calda. I dolci favolosi scaldano cuore e anima non solo dei turisti, ma anche degli abitanti della zona, che vengono qui a regalarsi del tempo tutto per sé la domenica, dopo la messa. Si trova a Szentháromság tér 7, nella parte alta della città, a Buda. Buona occasione per visitare il quartiere della Fortezza e per arrivarci tramite la romantica funicolare, dalla quale si gode un panorama unico della città.
Famoso, rinomato, legato alla tradizione è il ristorante Gundel (Állatkerti ut 2). Sia chiaro: l'arte culinaria si paga e i camerieri in livrea pretendono dai commensali almeno giacca e cravatta, ma le papille gustative ringrazieranno e anche gli occhi.
Il più antico ristorante di Pest è più formale ed economico, ma altrettanto allettante. Si chiama Százéves e si trova a Pesti Barnabás utca 2. L'edificio e l'arredo del locale sono monumento nazionale e, quindi, una visita è doverosa.
Cosa comprare:
Budapest non è la patria dello shopping, ma a chi ha l'occhio lungo e un po' di curiosità offre interessanti spunti.
Divertente può essere inerpicarsi e perdersi tra le stradine della città per scovare uno dei tanti rigattieri. Entrare, guardare, non far caso alla tanta polvere è il procedimento da seguire. Si possono scovare memorabilia della ex dominazione sovietica, quadri, libri, accessori e mobili particolari e di un'epoca lontana e, magari, fare anche l'affare. A tal proposito, c'è una sigla che può essere d'aiuto: BÁV. Si tratta dell'ex monte di pietà e i vari punti vendita offrono ampia scelta, nostalgica e affascinante.
Per quanto riguarda l'abbigliamento, meritano una visita V50 (Váci Ucta 50), dove si trovano modelli di capelli particolari, sorprendenti e sicuramente unici, ma anche Retrock Deluxe (Henszlmann Imre utca 1), che propone capi di giovani stilisti locali. Attenta al design ungherese è anche la boutique Latomás (Dohány utca 16-18), che presenta i nuovi nomi e le tendenze modaiole della nazione a prezzi davvero allettanti. Infine, Iguana è una piccola bottega vintage a Krúdy Gyula utca 9. Poco illuminata e caratterizzata da stand sovrapposti di abiti e scarpe, richiede molta pazienza e capacità di discernimento. I prezzi sono davvero economici e le proposte interessanti, per chi le sa cercare e trovare.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Febbraio 2014, 23:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA