Si va per vino e castagne: autunno in Valle Isarco

Si va per vino e castagne: autunno in Valle Isarco
I turisti che amano la natura e le golosità conoscono bene ormai il Törggelen, l’usanza tutta altoatesina di andare a piedi da un maso all’altro per rimpinzarsi di castagne arrostite, vino nuovo e non solo. Il termine viene da «Torggl», torchio o pressa per l’uva, parola tedesca che ormai è entrata nel lessico dei turisti, tanto da identificare qualsiasi scampagnata autunnale in un maso dell’Alto Adige.



Le origini della parola però non sarebbero antiche. Solo nel 1866 il volume «Tirolisches Idiotikon» riporta per la prima volta il significato: «Bere il vino novello in autunno». La tradizione, invece, risale a tempi ben più remoti. Il Törggelen è sempre stata un’usanza contadina diffusa tra Bolzano e Bressanone. Originariamente si camminava da un maso all’altro per assaggiare il Nuie (appunto, il vino nuovo), le castagne (Kösten) e gli altri prodotti del maso, ma solo da San Martino (11 novembre) fino al completamento della fermentazione (più o meno il 25 novembre).



All’inizio, si riunivano al maso solo alcuni amici e colleghi contadini in cantina, per un assaggino e uno scambio di opinioni sull’annata. Dalle fredde e scure cantine alle accoglienti Stube, dove la massaia offriva le sue specialità, il passo è stato breve. E così il Törggelen è diventato una festa. Tra assaggi di vino, robuste porzioni di speck genuino, Kaminwurzen (salamini affumicati), pane di segale, burro e formaggio di malga (raro, ma speciale è il Graukäse, da consumare condito con cipolle). Ma ci sono anche gli Schlutzkrapfen, sorta di ravioli di pasta ripiena di spinaci e ricotta, con parmigiano e burro fuso, e a seguire un misto di carni (carré affumicato, carne salmistrata, salsiccia casalinga), con crauti, canederli e Kren (rafano). L’apoteosi si raggiunge con i dolci fritti, Krapfen con ripieno di marmellata, papavero o pere e frittelle varie come i Tirtlen...



Il Törggelen vero, quello doc, si fa a piedi e solo nelle zone della viticoltura, o poco più in alto fino al limite dei castagneti. In Valle Isarco, nei dintorni di Bressanone e Chiusa, esistono maestosi castagneti nella fascia intermedia fra il fondo valle e l’alta montagna, ed è questa la meta più ambita del Törggelen ‘doc’ (in particolare intorno a Laion, Barbiano, Villandro, Velturno, Chiusa, Varna/Novacella, Bressanone). Qui la castagna è protagonista di eventi e iniziative che si prolungano fino alle porte della stagione sciistica, che inizia il 5 dicembre nelle stazioni di Plose, Maranza-Valles, Racines, Ladurns, e il 29 novembre a Monte Cavallo.



Per esempio, nella piccola ‘capitale’ delle castagne, Velturno, delizioso paese che si affaccia sulla valle a circa 800 metri, dove il castagno trova un habitat ideale, fino al 9 novembre 2014 si svolge il “Keschtnigl” (riccio di castagne). Escursioni naturalistiche tra i castagneti, mercato tradizionale delle castagne nel centro di Velturno (il 9 novembre), esposizione di antichi attrezzi contadini, specialità culinarie a tema e intrattenimento musicale. E fino al 9 novembre in zona si tengono anche le Settimane gastronomiche delle castagne della Valle Isarco, con 17 ristoranti e alberghi che propongono specialità gastronomiche a base di castagne.



Per vivere l’autunno in Valle Isarco, non mancano i pacchetti turistici all’insegna di sapori e colori, come «La stagione migliore è quella delle castagne», valido a Chiusa e dintorni fino al 7 novembre. A partire da 258 euro a persona per 5 notti in hotel 3 stelle con mezza pensione. Comprese nel prezzo anche tre escursioni guidate ai masi del Törggelen: una a Barbiano, una a Velturno, lungo il Sentiero del Castagno, e una a Villandro.





INFO

Consorzio Turistico Valle Isarco

Bastioni Maggiori 26/a

Bressanone (BZ)

Tel. 0472.802232

www.valleisarco.com
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Novembre 2014, 00:10
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