Linosa, paradiso delle tartarughe marine: un appello per salvarle
di Marta Ghelma
Durante gli anni di attività, condotta in ristrettezze economiche e in piena autonomia, il centro siciliano gestito da CTS (www.cts.it) e Hydrosphera non solo ha salvato centinaia di tartarughe ma ha contribuito a sviluppare un rispetto crescente per il mare e il suo ecosistema. Per rimediare ai gravi danni riportati all'ambulatorio veterinario e alle attrezzature in dotazione della struttura, il Centro Recupero Tartarughe Marine ha aperto una raccolta fondi.
Chiunque voglia contribuire può versare il proprio contributo a: Banca Prossima, filiale 0500 di Milano, Piazza Paolo Ferrari 10, Conto ordinario n. 1000/00009530, IBAN IT59 C 03359 01600 1000 0000 9530, intestato a Centro Turistico Studentesco e Giovanile. Nella speranza che, in un tempo breve, il centro torni a rivivere sulla meravigliosa spiaggia vulcanica di Pozzolana di Ponente, chi volesse informarsi o iscriversi ai corsi e ai campi di eco-volontariato organizzati dai biologi e dai naturalisti dell'associazione Hydrosphera trova tutte le informazioni utili sul portale www.marineturtle.it.
Istituito nel 1995 da un gruppo di biologi e naturalisti romani, il CRTM di Linosa, tra le numerose attività svolte, ha contribuito ad avviare la sperimentazione di attrezzi da pesca a basso impatto, condizione fondamentale per ridurre ai minimi termini le catture accidentali delle tartarughe marine. Di grande interesse anche per i più piccoli, grazie alla sala espositiva dotata di diorami, pannelli e filmati inerenti al mondo delle tartarughe, questa struttura è un motivo d'orgoglio non solo per la Sicilia e le Isole Pelagie ma per l'intera nazione. Insieme alla costa ionica della Calabria, infatti, il Centro Recupero Tartarughe Marine è il più importante sito di ovodeposizione della Penisola. Salviamolo!
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Giugno 2013, 11:36
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