Sole, toccato il "massimo solare". Dalle aurore boreali ai blackout: cosa può succedere alla Terra

Durante il massimo solare, l'attività delle macchie solari è particolarmente elevata, il che si traduce in un aumento delle eruzioni solari

Sole, toccato il "massimo solare". Dalle aurore boreali ai blackout: cosa può succedere alla Terra

di Redazione web

Per la maggior parte delle persone, il Sole rappresenta una costante fonte di luce e calore. Tuttavia, per gli scienziati, è una stella dinamica e in continua evoluzione, che attualmente sta attraversando un periodo di notevole attività, il più intenso degli ultimi due decenni. Le conseguenze di questo fenomeno astronomico non sono solo di ordine scientifico ma influenzano anche la vita quotidiana sulla Terra, causando fenomeni spettacolari come aurore boreali più vivide e interruzioni delle comunicazioni radio e satellitari. 

Il massimo solare 

Come spiega Bill Murtagh, coordinatore del Centro di previsione meteorologica spaziale della Noaa, il Sole funziona come un grande magnete con poli nord e sud. Un'interessante peculiarità di questa stella è il suo ciclo di inversione della polarità che dura circa 11 anni. Durante questo periodo, i campi magnetici solari subiscono una rotazione, che porta alla formazione di macchie solari e all'espulsione di massa coronale con potenti eruzioni di materiale solare che possono avere un impatto diretto sul nostro pianeta. Murtagh ha spiegato alla Pbs News che siamo attualmente al culmine di questo ciclo solare, un periodo noto come “massimo solare”.

 

Le conseguenze per la Terra

Durante il massimo solare, l'attività delle macchie solari è particolarmente elevata, il che si traduce in un aumento delle eruzioni solari. Questi eventi non solo generano le affascinanti aurore boreali e australi ma possono anche perturbare le tecnologie terrestri e spaziali da cui dipendiamo quotidianamente. Tempeste solari e Cme (i getti derivati da esplosioni e rimescolamenti di massa nella corona) possono seriamente compromettere sistemi tecnologici come i GPS, le comunicazioni satellitari e le reti elettriche. «In un'era altamente tecnologica, una tempesta solare di grande intensità potrebbe causare danni comparabili a quelli dei grandi disastri naturali terrestri», spiega Murtagh.

Comunicazioni radio e blackout 

I brillamenti solari, frequenti nel periodo di massimo, sono intense liberazioni di energia che si verificano quando l'energia accumulata nei campi magnetici solari viene improvvisamente rilasciata.

I brillamenti possono emettere radiazioni che vanno dalle onde radio ai raggi X e ultravioletti. Quando questi raggiungono la Terra, possono disturbare la ionosfera e influenzare le comunicazioni radio, specialmente quelle che avvengono a latitudini elevate. Durante un'emissione di massa coronale, invece, una grande bolla di gas viene scagliata dal Sole nello spazio. Se questa nuvola di particelle solari colpisce la Terra, può scatenare intense tempeste geomagnetiche. Queste tempeste possono causare variazioni nel campo magnetico terrestre, che a loro volta possono indurre correnti elettriche negli oggetti conduttori sulla Terra, come le linee elettriche, potenzialmente portando a blackout estesi.

Aurore e satelliti

L'interazione delle particelle espulse dal Sole con il campo magnetico terrestre è anche responsabile della creazione delle aurore (boreali nel nord e australi nel sud). Durante i periodi di massimo solare, le aurore diventano più frequenti e possono apparire a latitudini più basse del solito, rendendo questo fenomeno visibile a molte più persone. L'aumento delle radiazioni durante il massimo solare può danneggiare i satelliti e rappresenta un rischio ulteriore per la salute degli astronauti, specialmente quelli in missione fuori dalla protezione del campo magnetico terrestre (per esempio quelli diretti verso la Luna o Marte). La tecnologia sensibile e le infrastrutture basate sulla precisione dei sistemi di posizionamento globale (GPS) possono essere disturbate dai cambiamenti nella ionosfera causati dall'attività solare. Questo può influenzare la navigazione, le telecomunicazioni e anche le operazioni di volo. Agenzie come la Noaa si occupano proprio di monitorare tutto questo. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Maggio 2024, 21:10
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