Fine estate a Malta, la nobile signora del Mediterraneo
di Fulvio Fulvi
Sulle coste dell’isola approdò anche San Paolo dopo la sua visita a Gerusalemme e vi si rifugiò Caravaggio, il quale , nel 1608, dipinse su commissione dei Cavalieri, «La decapitazione di San Giovanni Battista» e il «Ritratto di San Gerolamo», custoditi nella cattedrale della Valletta, del XVI secolo, riccamente decorata, la più bella delle 365 chiese dell’arcipelago maltese. L'isola di Gozo è nota per le scogliere di Ta-Cenc, alte 250 metri e le steli megalitiche di Ggantìja: da vedere, il capoluogo Victoria, la grotta dell’Inland Sea, a Dwejra, e la singolare finestra di pietra che incornicia il mare (Azzurra window). Invece Comino è un'isola immersa nella Laguna Blu, ricca di grotte e anfratti naturali. Tra le sue alte rocce crescono erbe selvatiche e spezie come il cumino (simile al finocchio), che, benché originario della Siria, pare abbia dato il nome all’isola proprio per la sua vasta diffusione su questo territorio e per il profumo che emana la pianta, dai fiori bianchi e rosa.
In cinquemila anni di storia a Malta hanno messo piede molte genti. Fenici, greci, cartaginesi, romani, arabi, normanni, aragonesi, francesi e inglesi hanno lasciato il segno. Così oggi a Malta convivono culture molto diverse tra loro. Il nome deriverebbe dell’ebraico «malet», che significa rifugio, asilo. Tutta la costa intorno alla Valletta è altamente urbanizzata, con palazzoni allineati in sequenza che non lasciano spazio ai confini dei comuni che fanno da corona alla città e nemmeno al verde che si estende, invece, tra il brullo e il rigoglioso, nel cuore dell’isola. Nonostante questo (o forse proprio per questo), Malta è ricca di fascino (info: www.visitmalta.com/it). A partire proprio dalla capitale, protetta da maestose mura e bastioni che si affacciano nelle baie di Marsamxett e Grand Harbour. Per vivere un’atmosfera moresca e antica, andate alla Mdina, città che conserva ancora edifici medievali in stile arabo e un centro storico costituito da un reticolo di viuzze e piazzette. Oggi, Malta vive soprattutto del suo passato e delle sue tradizioni. Anche gastronomiche. Perché nell’isola si mangia bene. Trattorie, ristoranti rustici o di lusso, pizzerie all’italiana e osterie con cucina di circoli privati aperti ai turisti offrono cibi genuini e piatti ben preparati a prezzi sempre abbordabili.
DOVE MANGIARE:
Per gustare la specialità maltese del coniglio in crosta o in pasticcio, a Valletta ci si può recare nella sede della Socjeta' Nazionale, la banda musicale di Malta, che accoglie i turisti nel locale a pianoterra di un antico palazzo (un pasto: 20 €). Buona, qui, è anche l’insalata maltese, con verdure fresche di stagione, salsa di olive e patatine fritte.
A Marsaxlokk intorno al porto dove attraccano le luzzu, barche colorate con l’occhio di Osiride dipinto sulla prua, c'è il raffinato Ron’s (54, Xatt is-Sajjieda, www.rons-restaurant.com; un pasto 25 €) su due piani, vista mare. Qui sono venuti a mangiare anche Steven Spielberg e Ron Howard. Specialità, l’octopus (il polpo) con erbe aromatiche, calamari aglio e olio e l’arrosto di lampuki, orata e spnotta (pesce persico).
DOVE DORMIRE:
Plevna, a Sliema (www.plevnahotel.com; una doppia a partire da 50 €), un hotel senza troppe pretese ma vicino al mare e alle fermate degli autobus per La Valletta (raggiungibile in 15 minuti): la prima colazione è strepitosa: può essere all’inglese, con bacon and eggs, ma anche all’italiana con cappuccino e brioches croccanti, marmellate e torte fatte in casa (non esitate a provare la ricotta, da condire con miele o confetture prodotte nell’isola).
L’Osborne Hotel a La Valletta (50 South Street, www.osbornehotel.com, una doppia da 65 €), con camere semplici ma confortevoli in un edificio del Cinquecento è un'altra possibilità di alloggiare dignitosamente senza grande spesa.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Febbraio 2023, 08:21
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