Toscana e Mondiali di ciclismo: dove pedalare, cosa vedere

Toscana e Mondiali di ciclismo: dove pedalare, cosa vedere

di Ettore Pettinaroli
Sar Firenze il cuore dei Campionati del mondo di ciclismo che si disputeranno dal 21 al 29 settembre. La linea del traguardo di tutte le competizioni sar piazzata presso il Mandela Forum e le gare in linea vivranno i momenti decisivi lungo un circuito di 16,5 km che dal capoluogo toscano sale a Fiesole e che dovrà essere ripetuto per un numero variabile di volte a seconda delle categoria.



I percorsi iridati però interesseranno buona parte della Toscana. Le gare partiranno anche da Lucca, Montecatini Terme e Pistoia attraversando luoghi particolarmente adatti alle escursioni in bici.



Primo tra tutti il Montalbano, il sistema collinare che separa Pistoia da Vinci e l'Empolese. Per quanto sia di modesta altitudine è la montagna sacra dei ciclisti toscani che possono raggiungere i 340 metri di quota di San Baronto da almeno quattro strade differenti. In vetta si fa sosta al baretto dei ciclisti dove non di rado capita di sedersi accanto a campioni del pedale in allenamento: si fa incetta di autografi, consigli tecnici e, in questa occasione, anche di pronostici da insider. Un facile anello a pedali parte da Lamporecchio, la patria dei brigidini, le sfiziose sfoglie all'anice di cui si fa incetta alla fine del tour. Costeggiando su strade piuttosto strette il versante occidentale del Montalbano si arriva in 5 km a Vinci, con il suo Museo Leonardiano dove sono esposte centinaia di riproduzioni delle invenzioni di Leonardo, bicicletta compresa. Da Vinci si sale in 10 km - molto facili - a San Baronto da dove si scende a Casalguidi e poi a Pistoia passando davanti al Monumento al ciclista posto accanto alla strada poco dopo l'inizio della discesa.



Altrettanto gratificante è il percorso in provincia di Lucca disegnato dall'ex campione Michele Bartoli e segnalato in permanenza da appositi cartelli. Si chiama Biogiro Gesam e parte dal suggestivo borgo di Montecarlo. Oltrepassate Altopascio e Capannori, si entra nella zona delle Ville storiche della Lucchesia passando accanto alla Villa Reale di Marlia circondata da uno splendido Parco, alla seicentesca Villa Mansi di Segromigno in Monte e a Villa Torrigiani nella frazione di Camigliano, solo per citare le più note. Da qui si torma al punto di partenza passando per San Martino in Colle.



Più lungo e impegnativo, ma di grande gratificazione, è il circuito che si svolge sulle prime pendici dell'Appennino pistoiese. Partendo dalla sontuosa Piazza del Duomo di Pistoia si raggiunge senza difficoltà Montecatini Terme dove è piacevole pedalare tra gli edifici liberty e nel Parco delle Terme. Riempita la borraccia con la taumaturgica acqua del posto si prosegue alla volta di Pescia, storica cittadina con un bel centro storico dove inizia il tratto più severo dell'itinerario. Dalla frazione di Pietrabuona si sale per 12 km fino a Marliana pedalando su una strada ampia dalle pendenze costanti e poco trafficata. Dall'innesto con la Statale appena a monte del borgo medievale di Marliana si continua, all'insù ma con pendenze più dolci, fino a Prunetta (958 m.slm), la «Cima Coppi» dell'itinerario. Qui finisce la fatica. Una tortuosa discesa di 4 km porta al Valico delle Piastre (740 m slm), altro luogo simbolo dei cicloturisti toscani. Poi la strada si allarga e ci si tuffa senza quasi mai pedalare su Pistoia che dista altri 14 km.



Per informazioni su giorni e orari di gara, percorsi e biglietti per il circuito finale: www.toscana2013.it



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Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Settembre 2013, 12:22
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