Fuga alle Tremiti con costume e scarpe da trekking

Fuga alle Tremiti con costume e scarpe da trekking

di Chiara Todesco
Costume, scarpe da trekking e scarpette di gomma antiricci: ecco quello che dovete mettere in valigia prima di salpare per le Tremiti. Vicine ma lontano quanto basta per sentirsi fuori dal mondo. Traghetti e aliscafi in partenza da Termoli e da varie località del Gargano, in poco tempo (da 50 minuti a 2 ore) vi traghettano a San Domino, l’isola principale.



Una volta sbarcati avete un’isola bella e a tratti ancora selvaggia tutta da esplorare, via mare e via terra. La costa è pressoché rocciosa, sono poche le spiagge di sabbia: ci si tuffa dagli scogli e si nuota in un mare cristallino. Immancabile il tour dell’isola in barca (dal porto ne partono diverse) o in gommone: cale e calette si susseguono una dopo l’altra e ogni volta è una sorpresa.



Da non perdere Cala del Pigno con l’inconfondibile sagoma dello Scoglio dell’Elefante, Cala della Tramontana e Cala Tonda con il suo piccolo laghetto e le pareti di roccia strapiombanti. Dal mare è possibile anche raggiungere le grotte (ce ne sono diverse), suggestive e colorate: la più gettonata è la Grotta delle Viole chiamata così proprio per i riflessi di luci sul mare. Da vedere anche la Grotta del Bue Marino, lunga quasi 70 metri con l’acqua che appare quasi fosforescente.



Se siete amanti della sabbia fine potete sdraiarvi a Cala Matano, che si raggiunge con un sentiero che scende ripido dal paese verso il mare. Sentieri e sterrati si incrociano un po’ in tutta l’isola: bando alle infradito allora, qui è meglio calzare le scarpe da trekking per camminare comodi e raggiungere anche i luoghi più isolati.



Tenete conto che qui non si gira in auto, o noleggiate una bici oppure andate a piedi. È questo il bello delle Tremiti: anche a Ferragosto vi sentirete in pace e tranquilli, tra il frinire dei grilli, l’ombra dei pini e una stellata incredibile. Se poi volete unire una gita culturale recatevi nella vicina San Nicola per visitare l'Abbazia-Fortezza di Santa Maria a Mare, arroccata sul punto più alto dell’isola. Per il resto solo natura, qualche coniglio - padrone dell’isola di Caprara - molti capperi e un mare sempre splendido. A proposito: non perdete un’immersione (anche solo con la semplice maschera) agli Scoglietti di Caprara: qui, a 10 metri di profondità, si vede la statua di Padre Pio (la più grande mai realizzata).







I NOSTRI CONSIGLI



Dove dormire:



Villaggio internazionale Punta del Diamante

Immerso in una bellissima pineta, si dorme in pace svegliati solo dai grilli. Il villaggio offre diversi tipi di sistemazione: camere, villette o tende prefabbricate a due letti con bagno esterno.

San Domino, www.puntadeldiamante.it



Dove mangiare:



Ristorante Architiello

Sull’isola di San Nicola. Piatti genuini e della tradizione locale sotto un arco del Settecento. Da non perdere la frittura di paranza, la pepata di cozze.

Via Salita delle 
Mura 5, San Nicola, tel. 0882-463054
Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Luglio 2014, 19:16
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