Serena Rossi: «Il posto più bello del mondo? La Baja California»
di Giorgia Cardinaletti
L'ultimo viaggio che ha fatto?
«In Argentina, sono stata venti giorni tra Buenos Aires, la Patagonia e la Terra del Fuoco. Una terra divertentissima, giovane e viva. L'ho trovata simile a Napoli per alcune cose. Abbiamo girato moltissimo e addirittura ballato il tango. E poi la Patagonia è natura, è selvaggia, è un luogo mozzafiato. Riserve naturali indimenticabili: pinguini, leoni ed elefanti marini. Sono stata anche a Ushuaia, la città più a sud del mondo. E da lì è davvero emozionante guardare all'orizzonte».
Il viaggio più bello di sempre?
«Ogni viaggio ti regala una cosa diversa, sono molto attratta dal Sud America. Sicuramente i miei preferiti sono i viaggi che faccio per piacere in cui posso prendere anche il sole. Quando mi sposto per lavoro devo ripararmi sempre con protezioni e cappelloni sotto l'ombrellone. Cuba è stato un viaggio bellissimo, ci sono stata con mia sorella e mi sono divertita molto. E anche la Baja California in Messico, forse lì ho visto le cose più belle».
Quello più brutto?
«È stata brutta l'esperienza in Argentina quando da Buenos Aires abbiamo preso un aliscafo che ci ha portato in Uruguay. Un posto pericoloso, ci siamo persi anche i documenti: abbiamo passato due giorni tra consolato e polizia. E poi non ho un bel ricordo anche dell'Ungheria. Ci sono stata parecchio tempo fa, ma non siamo stati accolti come desideravamo».
L'albergo più bello della sua vita?
«A Buenos Aires ci sono molti hotel bellissimi, arredati con gusto. Io sono appassionata di interior design, mi piace da morire».
Quando e come fa la valigia?
«Io viaggio molto all'avventura, la mia valigia è una sola ed è un bagaglio a mano: un trolley che diventa anche zaino. A prescindere da quanto starò via, riesco a fare entrare tutto lì dentro. Lo preparo meticolosamente attraverso una lista precisa».
Cosa porta sempre con sé?
«Infradito, sneakers e un paio di scarpe carine. Non amo i viaggi nei villaggi e non mi piace l'idea della sfilata in vacanza. Per questo scelgo sempre scarpe comode, una borsetta e una cinta in base alle quali ci abbino i colori degli abiti. Poi porto una borsa più capiente, la macchina fotografica, un paio di jeans, un paio di costumi, un pareo e qualche vestito estivo che occupa poco spazio, un paio di magliette e un k-way. Una volta sul posto, lavo le cose e le indosso di nuovo. In vacanza non mi trucco mai: al massimo porto un rossetto, una crema idratante e un paio di orecchini per la sera».
Meglio soli o in compagnia?
«In compagnia tutta la vita. Devo condividere, commentare, chiacchierare. Certo, poi una a destinazione, tendo sempre a fare amicizia e a creare piccoli comitive. Sono una persona molto curiosa».
Libri o e-book?
«Macché e-book! Non ho nemmeno il tablet. Quindi preferisco i libri. Poi quando sono in vacanza preferisco disintossicarmi dal telefonino e dai social, dal momento che quando sono qua ci gioco parecchio».
In una città: guida alla mano e itinerario ferreo o a zonzo senza meta precisa?
«Cerco di avere dei punti fissi. Tendenzialmente sono molto precisa e cerco di strutturare un itinerario, ma le sorprese che ti capitano quando non programmi nulla possono essere davvero piacevoli».
Il piatto che più le è piaciuto?
«Amo molto la cucina di mare. Non dimenticherò mai le aragoste cubane e la frutta sudamericana. Da Cuba ho portato in Italia un mango che avevo acquistato acerbo in un mercatino locale e l'ho fatto assaggiare ai miei amici: qualcosa di unico».
Quello che dimentica sempre a casa?
«Gli adattatori per le prese della corrente e la crema solare».
Il prossimo viaggio?
«Stiamo pensando all'estate, ci piacerebbe andare in un'isola greca o a Formentera. Mi piace fare vita di mare a tempo pieno e questi posti sono davvero speciali».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Giugno 2013, 16:08
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