In Québec, lungo la rotta dei fiordi

In Québec, lungo la rotta dei fiordi

di Francesca Spanò
Le acque calme di un celeste sbiadito, sembrano fondersi con il cielo. E nei punti in cui sono più profonde, diventano color inchiostro. Intorno silenzi, interrotti solo dal volo degli uccelli, in un tratto di Québec dall’incredibile bellezza. Il fiume Saguenay con il suo placido corso, racconta una storia affascinante che prosegue da secoli. Il paesaggio è in continua trasformazione ed è proprio qui che scorre il fiordo naturale più a sud del mondo. E da questo luogo può iniziare un’avventura canadese indimenticabile. Quella alla ricerca delle balene. Perché durante l’anno il loro passaggio è certo, visto che è abitato da una colonia di un centinaio di esemplari e le crociere turistiche sono praticamente un must.
 

Il fiordo intorno al Saguenay si è formato da un ghiacciaio che ritirandosi ha lasciato una profonda spaccatura nella crosta terrestre durante l’ultima Era glaciale, 10mila anni fa. Il fiume scorre da Lac St.Jean fino all’estuario del San Lorenzo, tra fauna selvatica e valli fertili. Che si scelga lo Zodiac o un’imbarcazione più grande la vista di questi cetacei grigi o anche bianchi, è sempre emozionante. Liberi di nuotare in gruppo o da soli sembrano quasi salutare i tanti turisti pronti con macchina fotografica e zoom azionato. Numerose compagnie che offrono escursioni in mare in zona, partono dal Parco Marino di Saguenay-St.Lawrence, proprio perché Tadoussac resta la zona più nota per l’osservazione delle balene in questa regione. Tra di esse c’è la Croisières AML. Senza dimenticare, però luoghi come Sacré-Coeur e Les Bergeronnes, che non di rado permettono l’osservazione pure dalla riva.

Nei dintorni del lago Sacacomie, tra orsi bruni e castori

Immerso nel cuore della foresta, c’è un angolo dove la pace incontra le cime verdi dei pini, dove è possibile organizzare escursioni in seaplane e scoprire che la vegetazione è interrotta da bacini di acqua a forma di cuore. E poi si può andare alla scoperta dei veri padroni della zona, i castori, tra l’altro simbolo locale. Magari partendo dall’hotel Sacacomie (con la Geos Spa Sacacomie), nella Mauricie, lasciandosi accompagnare da una guida esperta. Questi animali sono davvero unici, perché sanno creare rifugi come pochi, deviare corsi d’acqua, intenerire con i loro gesti verso i compagni di vita e scappare lontano quando si sentono disturbati. Ancora, ci sono gli orsi bruni, che circondano la natura in cerca di cibo e, sempre accompagnati da chi ne conosce gli spostamenti, si possono osservare senza disturbarli. Un’esperienza esaltante e adrenalinica. La foresta sorge tra Québec City e Montreal, nella riserva naturale faunistica di Mastigouche, che circonda il lago e regala tramonti e albe dai colori splendidi.

Come arrivare dall’Italia

Il tour si può seguire noleggiando un’auto, giungendo dall’Italia grazie ad Air Transat. La compagnia aerea con sede a Montréal, opera voli di linea e voli charter e serve 90 destinazioni in 25 paesi. Vincitrice del Premio Skytrax 2015, come miglior vettore nord americano per i viaggi vacanze, vanta voli non-stop da Roma, Venezia e Lamezia per Montréal e Toronto e da quest’anno anche alla volta di Vancouver, in esclusiva per l’Italia da Roma Fiumicino. 
 
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Luglio 2016, 17:47
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