Crudi, tapas e piatti della tradizione: Borghese apre il suo primo ristorante nel cuore della CityLife milanese

Crudi, tapas e piatti della tradizione: Borghese apre il suo primo ristorante

di Sabrina Quartieri
Cucinare per lui è un atto d’amore, un mezzo per trasmettere un’emozione e compiacere chi va a trovarlo. E proprio con questa filosofia, Alessandro Borghese, tra i più noti chef della tv, ha aperto le porte del suo primo ristorante nel cuore della CityLife milanese.
 
 

«Il progetto era nell’aria da tempo – spiega lo chef - Lo dovevo fare. Lo dovevo ai tantissimi sostenitori e agli ospiti che, in questi anni, hanno gustato la mia cucina durante i nostri ricevimenti privati e pubblici. Dovevo aprire la mia cucina a tutti». E proprio la cucina, enorme e a vista, domina l’ambiente di “Alessandro Borghese – Il lusso della semplicità” – questo il nome scelto per il locale – ospitato all’interno di un edificio in viale Belisario numero 3. Un tempio del gusto che coniuga tradizione e ricerca e che propone un processo creativo sincero e trasparente: gli ingredienti vengono lavorati a vista, oltre una lunga vetrata color fumé.

Lo chef nato a San Francisco e cresciuto a Roma, figlio dell'attrice Barbara Bouchet e dell'imprenditore napoletano Luigi Borghese infatti, mentre crea, vuole trasmettere la sua personalità più autentica e, nel frattempo, far assaporare le portate – tra piatti della cucina partenopea e romana, che guardano anche all’estero - prima con gli occhi e poi con il palato.
  
Il progetto della “AB Normal - Eatertainment Company”, la società di Borghese che si occupa di ristorazione e entertainment, è stato curato dagli uffici di progettazione degli architetti Alfredo Canelli e Giovanni Antonelli di “Well Made factory”. Lo spazio realizzato - aperto da metà ottobre scorso - è in grado di unire in una sola base operativa il reparto di banqueting e catering, il laboratorio “Pasta Fresca – il lusso della semplicità” e gli uffici di Food Consulting e Progettazione. L’ambiente, comodo e confortevole, presenta un portone d’ingresso di ferro illuminato, un sottile filo dorato lungo i pavimenti e i rivestimenti, e un’imponente scultura a parete in legno sulla scala che conduce alla sala interna, in pieno stile “Art déco”. Ancora, le sue enormi finestre affacciate su una Milano sempre in movimento, illuminano con luce naturale i tavoli del ristorante da 50 coperti al primo piano del palazzo di viale Belisario. Un locale che al momento propone aperitivi e cene, e solo in un secondo momento aprirà anche a colazione e a pranzo, e che punta a una clientela amante dei piatti ricercati, ma senza rinunciare ai sapori di una volta.
 
Non manca poi un salotto cocktail bar caratterizzato da un’atmosfera vivace e distesa. In compagnia della musica del dj set, al bistrot si possono provare diversi piatti, come le tapas, i crudi e i fritti, saporiti e croccanti. Infine, una parete verde dall’aspetto antico nasconde gli uffici della società e la sala multifunzionale. Uno spazio che ospita la scuola di cucina per adulti e bambini, ma che può essere riservato anche per delle cene private. Infine, al suo interno si tiene anche “Business in the Kitchen”, per sessioni di team building culinari e non solo. Per informazioni: “Alessandro Borghese – Il lusso della semplicità”, viale Belisario 3, Milano. Sito: www.alessandroborghese.com.
Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Novembre 2017, 09:34
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