Souk, profumi e antichi hammam: inebriante Tunisi

Souk, profumi e antichi hammam: inebriante Tunisi

di Sabrina Quartieri
E' il sorriso accogliente di un uomo con il volto coperto da un grande copricapo fatto di ninnoli e di piccoli bouquet di gelsomino, a far cadere in fretta le barriere della paura e dell'insicurezza ai turisti che lo incontrano sulla via. Solo allora, questo insolito venditore dai modi gentili si avvicina e offre loro i suoi fiori, in segno di benvenuto in Tunisia e nella sua incredibile capitale. Per immergersi subito nei colori e nei profumi autentici di una località che dista meno di due ore di volo dalle principali città italiane, il posto giusto è la Medina di Tunisi, vivace e misteriosa allo stesso tempo. Per accedervi, basta oltrepassare un possente arco merlato alla fine di avenue de France, un ampio boulevard che ricorda quelli parigini. Tra antichi hammam, grandi porte chiodate gialle o blu e strettissimi vicoli labirintici, è qui che viene custodita la celebre Moschea al-Zaytouna, considerata uno degli esempi di architettura araba più belli del Paese. 
 

Girovagare nel souk è un'esperienza da provare, anche se non esistono riferimenti ed è facilissimo perdere l'orientamento. Ma niente paura: ci sarà sempre qualcuno pronto ad indicarvi una via d'uscita. Non dimenticate però, prima di andarvene, di salire sulle terrazze della Medina e ammirare i suoi sorprendenti tetti, fatti di archi e muretti rivestiti di maioliche finemente decorate. Per riuscire a godere di questo incredibile spettacolo, è bene affidarsi alla gente del posto che, in cambio di pochi dinari (ne bastano cinque), vi condurrà alla scoperta di scenari unici capaci di togliere il fiato, specie al tramonto. Ma souk vuol dire soprattutto shopping sfrenato di artigianato locale, a partire dalla zona dei vasai, che modellano ampie anfore panciute, scodelle, piatti o vasi smaltati. Vera eccellenza del luogo sono però i tappeti, lavorati con pazienza e maestria dalle donne locali: si va dai “Kairouan” a punti annodati, con fiori e arabeschi, ai “Megroums”, dai colori caldi e dai motivi tipici berberi. Non mancano poi graziosi souvenir per gli appassionati di arredamento, come le coperte di Djerba o le piastrelle di ceramica. 


Ancora, si possono trovare il “burnus” di lana cammello, la gabbietta per uccellini tipica di Sidi Bou Said, i gioielli preziosi in argento (consigliato il negozio Dar El Ghanja, al civico 40 del souk Elaffa) o gli oggetti in vetro soffiato (Sadika a Gammarth non vi deluderà). Facili da scovare anche le marionette e le bambole di zucchero originarie della Sicilia e, ovviamente, la “chechia”, il famoso copricapo di feltro rosso, vero emblema nazionale. Passando alle tappe gourmet, dentro e fuori la Medina sono tanti i ristoranti che propongono piatti tunisini dai sapori mediterranei, dal cous cous al brik (foglia croccante farcita con uova), dal pane tabouna al pesce freschissimo, come l’orata e la cernia. Tra tutti i locali, si consigliano Le Golf La Marsa Cube, La Spigola e Le Café Vert a La Goulette, Dar Zarrouk a Sidi Bou Said con grande vista sul golfo, Dar Slah a rue De Coubertin in pieno centro e, infine, per chi non sa rinunciare alla cucina italiana, il Ritrovo degli artisti, un locale a conduzione familiare a Ennasr 2. Per gli inguaribili golosi, non mancano i dolci, con quelli tipici della pasticceria tunisina a base di polvere di mandorla, datteri “deglet nour” delle oasi del Sud, acqua di rosa e miele. 


Cultura e storia sono invece le protagoniste assolute di due luoghi imprescindibili di un viaggio a Tunisi: il Museo del Bardo, con la più grande collezione al mondo di mosaici, e il sito archeologico di Cartagine. Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, quella che oggi resta una piccola zona residenziale, sorge sulle rovine di una delle più gloriose città dell’antichità. Fondata dai Fenici, questa località con la collina della Byrsa e le sue splendide ville, le famose Terme di Antonino e i Porti Punici, custodisce alcuni tra i più preziosi resti dell’Impero Romano. Dopo un tuffo nella storia, per una piacevole passeggiata all'insegna del relax, c'è il pittoresco villaggio di Sidi Bou Said, dove si susseguono carattersitici palazzi bianchi dalle meravigliose porte chiodate e finestre blu stile “moucharabieh”. Tra shopping e tè alla menta con pinoli (da provare al Café des Délices, per l’affaccio che offre sul mare turchese), i visitatori potranno perdersi nel dedalo di vicoli di questo piccolo paesino, lasciandosi conquistare dall’atmosfera trendy che si respira. 

 
Se si ha il tempo per una gita fuori città, si consiglia Hammamet, verso sud, a circa 80 chilometri di distanza dalla capitale. Per arrivare a meta, si taglia una parte di Cap Bon, una penisola protesa verso la Sicilia, molto ricca di agrumeti, giardini di gelsomino e lunghe spiagge di sabbia bagnate da un mare limpido e calmo. Una volta raggiunta la destinazione, si ha subito la sensazione di essere in una località piena di vita, soprattutto intorno alla sua affascinante Medina, chiusa tra lunghe mura possenti sul mare. Appena fuori il cuore antico della città, si può fare visita alla tomba di Bettino Craxi, ospitata nel piccolo cimitero costruito di fronte a quello più grande degli arabi. La lapide si riconosce da lontano, grazie a un libro bianco aperto in rilievo, con dentro un grande garofano rosso. E per gli amanti del relax e della talassoterapia, l'ideale è un breve soggiorno a Yasmine Hammamet, una lussuosa stazione balneare con eleganti alberghi sulla spiaggia (come l’Hasdrubal Thalassol and spa, per un’esperienza “da mille e una notte”).


Per organizzare un weekend lungo a Tunisi si inizia dal volo, scegliendo tra i collegamenti Tunisair da e per l'Italia: la compagnia aerea per questo inverno offre 30 voli a settimana da Roma, Milano, Venezia, Bologna, Napoli e Palermo. All’arrivo, in base alle proprie esigenze, si può optare per differenti tipi di hotel, posizionati in diverse zone della città. Chi desidera immergersi nell’atmosfera vivace della capitale può scegliere la Medina e il Palais Bayram, un prestigioso palazzo del XVIII secolo, trasformato in una sontuosa dimora eco-sostenibile ricca di fascino. Chi ama svegliarsi con il suono delle onde può invece soggiornare a La Marsa, nella parte nordest di Tunisi. In questa rinomata zona di villeggiatura, si trova il Mövenpick Hotel Gammarth, un boutique hotel 5 stelle moderno, con le stanze adagiate in riva al mare. Altra opzione, il Carthage Thalasso, intimo, accurato e dal sapore orientale, con una grande piscina di acqua salata, la spiaggia e una strepitosa spa con hammam. Infine, per qualcosa di davvero caratteristico, c’è Sidi Bou Said con La Villa Bleue, una dimora di charme per una vacanza esclusiva. Per maggiori informazioni: www.tunisiaturismo.it.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Dicembre 2016, 12:47
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